Scritto agli inizi degli anni '70 da Commoner, biologo statunitense, considerato massimo ecologo del tempo.
In questo libro analizza la crisi ambientale soffermandosi e prendendo come esempio la situazione statunitense, cercando le motivazioni e le cause che hanno portato alla crisi, sia dal punto di vista scientifico sia dal punto di vista socio-economico; focalizzandosi sulla tecnologia sviluppatasi, si potrebbe dire esponenzialmente, a partire dal secondo conflitto mondiale, attribuendogli una grande responsabilità nella crisi ambientale, responsabilità dovuta alla sbagliata impostazione di essa, tesa più al profitto che alla sua vera funzione ed utilità. Il tutto analizzando a fondo casi concreti e complessi esponendoli con gran maestria. Il tutto correlato ovviamente all'ecologia, ai sistemi naturali e alla loro capacità di auto sostentarsi con cicli chiusi, a differenza della stragrande maggioranza dei sistemi antropici.
In questo libro analizza la crisi ambientale soffermandosi e prendendo come esempio la situazione statunitense, cercando le motivazioni e le cause che hanno portato alla crisi, sia dal punto di vista scientifico sia dal punto di vista socio-economico; focalizzandosi sulla tecnologia sviluppatasi, si potrebbe dire esponenzialmente, a partire dal secondo conflitto mondiale, attribuendogli una grande responsabilità nella crisi ambientale, responsabilità dovuta alla sbagliata impostazione di essa, tesa più al profitto che alla sua vera funzione ed utilità. Il tutto analizzando a fondo casi concreti e complessi esponendoli con gran maestria. Il tutto correlato ovviamente all'ecologia, ai sistemi naturali e alla loro capacità di auto sostentarsi con cicli chiusi, a differenza della stragrande maggioranza dei sistemi antropici.